Per l'anniversario di Opinel, Pierre Edouard Robine ha risposto ad alcune domande sul marchio.
Desidera dire qualche parola di presentazione?
Ho 38 anni, sono nato e vivo in Normandia. Da sempre appassionato di natura e gastronomia, raccolgo piante selvatiche commestibili e produco sidro e spumanti naturali che consegna settimanalmente a ristoranti tipici.
Qual è il suo primo ricordo di Opinel?
Usavo Opinel per tagliare fieno e paglia per le mucche, insieme a mio padre. Mi ha insegnato a tagliarlo dal lato corretto, vicino al nodo e ad aprire la lama dell'Opinel premendo leggermente il manico contro un pezzo di legno della stalla, come mio nonno gli aveva insegnato.
Per molti, Opinel è sinonimo di trasferimento e know-how. Quali sono per lei i valori che Opinel desidera veicolare?
La perseveranza e la polivalenza. Valori assolutamente contemporanei, a mio avviso, per chi vuole portare a termine i propri progetti. L'Opinel si trasmette di generazione in generazione, è sufficiente affilarlo per averlo come nuovo. Lo uso quotidianamente per raccogliere piante selvatiche, ma anche in cucina o dove produco il sidro. E molto presto per innestare il mio orto!
Se dovesse sceglierne solo uno, quale sarebbe il suo coltello di riferimento Opinel?
Il N°08 con lama in carbonio, senza ombra di dubbio.
Opinel in tre parole?
Dentro la tasca.